
ESODI
da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio 2025
Festival di Teatro Antico di Veleia 2025 - BORGO DI VIGOLENO
CÉSAR BRIE
in
ESODI
testo César Brie e Anna Marinons
regia César Brie
musica Lucas Achirico
Musici in scena Lucas Achirico, Sebastiano Amidani
con César Brie, Davide De Togni, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Alessandro Treccani, Laura Taddeo, Anna Vittoria Ferri, Eugeniu Cornitel, Anna Marinons
produzione Festival di Teatro Antico di Veleia
Prima nazionale
Spettacolo itinerante a numero chiuso
Doppia replica giornaliera
Il Festival di Teatro Antico di Veleia rinnova la feconda collaborazione artistica con César Brie, il visionario drammaturgo, regista e attore argentino che in prima nazionale presenterà Esodi, terza tappa del progetto pluriennale ispirato all’Eneide di Virgilio, realizzato da Brie su invito del Festival, già produttore di Anchise e Il lago dell’Oblio, gli immersivi, immaginifici spettacoli che hanno debuttato a Veleia rispettivamente nel 2023 e nel 2024.
Pensato come spettacolo itinerante per un ristretto gruppo di spettatori (e per questo articolato in più repliche), Esodi sarà costruito site specific nello spazio di Vigoleno, inaugurando così la virtuosa sinergia del festival con il bellissimo borgo altomedievale.
«Quanti sono i popoli in marcia oggi? Folle frammentate, frantumi dell’esodo del popolo di Israele dall’Egitto, 1200 anni avanti Cristo. 3200 anni dopo non riusciamo a fare i conti con gli strascichi di un esodo globale non riconosciuto come tale. Il mondo civile esiste soltanto attraverso i divieti e le espulsioni? L’orrore del passato assume forme inenarrabili. Le storie non vengono più raccontate, annegano in fondo al mare, si scontrano contro i muri, vengono zittite dalle bombe e squarciate nei massacri.
Noi esuli fuggivamo dalla guerra, cercavamo di non cadere nelle grinfie del potere stabilito. L’esercizio della libertà ci obbligava al dissenso, ma oggi il dissenso non sembra avere più uno spazio. Tutto il dolore si trasforma in coro e questo coro non si può accordare. L’esule partiva perché il suo dissenso era vietato e rischiava la vita. La dignità di una zuppa è il punto finale di chi scappa dalla fame? Doveva essere l’inizio. L’esule semina in terra straniera, con parole sconosciute, con sapori irriconoscibili, con amicizie inaspettate. Oggi si sopporta l’estraneo, finché si riesce a odiarlo. E per odiarlo dobbiamo dare a lui la colpa del male dal quale fugge. Nessuna terra promessa, solo la promessa di una terra di nessuno. Il mito di Ulisse rovesciato. I tempi antichi non toccano più il nostro presente? Immagino alcuni fuochi attorno ai quali si incontrano testimoni e spettatori. Dove gli uni ascoltano il dolore degli altri. Forse dal doloroso riconoscimento delle nostre diversità, potrà nascere un nuovo canto».
(César Brie)
Genere: Teatro Prosa
Autore: CESAR BRIE
Compagnia: FESTIVAL DI TEATRO ANTICO DI V
Organizzatore: ASSOCIAZIONE I.T.A.E.R.