ROBERTO ROSSELLINI
martedì 11 novembre 2025
CINEMA ZENITH (PG)
8 dicembre 1956. Roberto Rossellini ha fatto testamento. “Ho deciso di partire e di non tornare. Non voglio più fare un film. Il cinema, così com’è, non mi interessa”. Il maestro del Neorealismo che ha firmato pietre miliari come Roma città aperta, Paisà e Germania anno zero, sta attraversando una crisi profonda. I film che ha girato con Ingrid Bergman non hanno ottenuto il successo sperato. La critica li stronca e il pubblico li ignora. Così mentre l’attrice svedese riprende la sua carriera ad Hollywood e vince il secondo Oscar per Anastasia, il regista parte per l’India invitato dal Primo ministro Jawaharlal Nehru per realizzare un documentario sui progressi del suo paese. Per lui è un salto nel vuoto ma anche una bellissima, nuova sfida. I fatti mostrati in questo documentario iniziano proprio da qui e arrivano al 1977, anno della morte del cineasta.
Roberto Rossellini è morto a 71 anni ma è come se avesse vissuto 700 vite. Lo stesso si può dire della sua carriera cinematografica, segnata da film che hanno segnato le pagine fondamentali del Neorealismo italiano ma anche da grandi fallimenti.
La parola ‘più di una vita’ che caratterizza il titolo mostra un cineasta la cui parabola artistica è stata segnata da rovinose cadute e improvvise rinascite. Da qui (ri)parte il documentario firmato da Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti.
Genere: Cinema
Autore: ILARIA DE LAURENTIS
Compagnia: FANDAGO
Organizzatore: ZENITH DI RICCARDO BIZZARRI
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